La donna che dava e toglieva la vita
S'ACCABADORA ispirato a LE SERVE di Jean Genet con Marta Proietti Orzella ed Elisa Pistis al Teatro Calcara in Valsamoggia di Bologna per la rassegna “A PORTATA DI uMANO”
L'autrice SUSANNA MAMELI racconta la Sardegna, “sa femmina Accabadora”, in lingua ACCABARE: terminare, dare la fine (levadora e incantadora), dalla medicina popolare. Era levatrice (dava la vita) e fautrice di morte (toglieva l'ultimo respiro: 'impartiva' la bona sorte...) ai malati terminali sofferenti, anziani. Figura arcaica della tradizione contadina sempre nascosta e sfuggente per i ruoli che inevitabilmente assumeva nella società patriarcale. La pièce è ritagliata sulle figure delle SERVE di Genet risolte nel rapporto tra due donne, ANTONIA e sua sorella (scene in videomapping e realtà aumentata): una relazione crepuscolare (serva/padrona) che nasconde il male: cavarsi da sé i peccati dall'anima.
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