Un lavoro che inizia nel 2016 con la sigla di un protocollo di intesa per la ricerca e la cooperazione tra gli Istituti culturali sammarinesi e l'Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del Cnr italiano. Da lì inizia un ampio progetto di studio archeologico sulle fortificazioni del Titano, che arriva a concentrarsi sulla Seconda Torre, protagonista dell'ultimo numero di “Archeologia dell'architettura”, importante rivista scientifica. Al suo interno un lungo saggio firmato da Daniele Ferdani, Paola Bigi e da altri collaboratori, in cui emergono le risultanze delle ricerche e sondaggi archeologici condotti tra il 2018 e il 2023.
"Una campagna molto dettagliata di rilevazioni per valutare l'epoca pietra per pietra - spiega Paolo Rondelli, direttore degli Istituti Culturali -. Nella Seconda Torre sono una serie di manufatti, parti di antiche murature, liberando anche alcuni spazi da interventi più moderni dell'uomo". "Questi studi sono stati molto importanti perché ci hanno permesso di individuare - illustra Daniele Ferdani del Cnr, anche responsabile progetto "Le fortificazioni di San Marino" - l'evoluzione tra il 14esimo e il 17esimo secolo della Torre.
E' emerso anche che una torre semicircolare, chiamata in un documento 'torricino', fu progettata da un'importante architetto del 15esimo secolo, Francesco di Giorgio Martini, che lavorava per i Duchi di Urbino". Ma le ricerche non si fermano qui: "Si sta lavorando su altre parti del centro storico - racconta Rondelli -. Ultimamente ci sono state valutazioni sulla chiesetta di San Pietro e i sacelli del Santo Marino e di San Leo. Questo protocollo va avanti finché avremo le risorse e finché avremo monitorato tutto il centro storico".
Nel video le interviste a Paolo Rondelli, direttore Istituti Culturali, e Daniele Ferdani, Cnr - responsabile progetto "Le fortificazioni di San Marino"