RUSH è una interminabile corsa tra due giganti dell'automobilismo anni Settanta: Lauda/Ferrari e Hunt/ McLaren. Inscindibili dalle loro macchine ancora in parte artigianali e costruite sul pilota: sfide di uomini duri non sempre veri... per la vita.
Campioni del mondo per un decennio in competizione continua sin dalla formula 3 allo storico gran premio di Germania nel 1976 in cui Lauda rimane sfigurato; continua miracolosamente 42 giorni dopo con il gran premio d'Italia e il ritorno dell'austriaco a Monza gravemente ferito verso l'ultima corsa tra i due in Giappone dove sotto la pioggia di Fuji come al Nurburgring Lauda, stavolta, si ritira e Hunt diventa campione piloti per un solo punto: vero epilogo della loro storia che continua nella vita spezzata da un infarto a 45 per Hant mentre Niki vive ancora oggi: nel film, alla fine sui titoli di coda, si vedono entrambi dal vero.
La pellicola è una cronaca storica che diventa un romanzo: un sogno in un dramma animati dalla forza di volontà e sopratutto dalla volontà di potenza dei due. Nient'altro che “il coraggio di avere paura” -secondo un Niki Lauda ormai settantenne.
Di UNIVERSITARI basta raccontare il titolo scritto e filmato dal marpione già autore tv Federico Moccia, che può anche far storcere il naso, ma dopo “Tre metri sopra il cielo” sbanca, 'stravende' in sala e in libreria, per magia fa “a pezzi” i giovani non più adolescenti che stravedono per lui.
fz
Campioni del mondo per un decennio in competizione continua sin dalla formula 3 allo storico gran premio di Germania nel 1976 in cui Lauda rimane sfigurato; continua miracolosamente 42 giorni dopo con il gran premio d'Italia e il ritorno dell'austriaco a Monza gravemente ferito verso l'ultima corsa tra i due in Giappone dove sotto la pioggia di Fuji come al Nurburgring Lauda, stavolta, si ritira e Hunt diventa campione piloti per un solo punto: vero epilogo della loro storia che continua nella vita spezzata da un infarto a 45 per Hant mentre Niki vive ancora oggi: nel film, alla fine sui titoli di coda, si vedono entrambi dal vero.
La pellicola è una cronaca storica che diventa un romanzo: un sogno in un dramma animati dalla forza di volontà e sopratutto dalla volontà di potenza dei due. Nient'altro che “il coraggio di avere paura” -secondo un Niki Lauda ormai settantenne.
Di UNIVERSITARI basta raccontare il titolo scritto e filmato dal marpione già autore tv Federico Moccia, che può anche far storcere il naso, ma dopo “Tre metri sopra il cielo” sbanca, 'stravende' in sala e in libreria, per magia fa “a pezzi” i giovani non più adolescenti che stravedono per lui.
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