'Maialata': “La pittura iperproteica” parmense
Prorogata al 28 marzo la mostra di Enrico Robusti al Labirinto della Masone di Fontanellato voluta da Franco Maria Ricci in un'allegoria della cucina emiliana
E' a Fontanellato parmense Il LABIRINTO estetico dell'arte moderna che ospita ROBUSTI con la sua GRANDE ABBUFFATA frutto della lunga ricerca di ritrattista su catalogo a cura di Camillo Langone, che parla espressamente di “MAIALATA” (sottotitolo “All you can eat”: non si butta via niente...). Ribatte il comico bolognese Patrizio Roversi che 'impiatta' il suino... Dalle viscere della tavola la commedia gastronomica vista dal pittore parmense (qui volgarmente apostrofato [secondo la cutura basso corporea emiliana “carnascialesca” nata prima dell'Artusi] il “parmigiano”) fissa sulla tela ( poetica sociale) la voglia di suicidarsi mangiando a crepapelle. Sproporzioni deformate dei piatti nostrani enunciate dallo stesso ROVERSI gourmet.
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Il racconto di ENRICO ROBUSTI è basato sulle mangiate dell'infanzia a casa dove “la testa rosa del maialino” la mettevano in tavola e ognuno staccava il suo... eppure i commensali non erano lupi famelici! Riti quotidiani su altari laici dopo le liturgie di preparazione delle cibarie, tra cotto e crudo, il SACRO PORCO: una divinizzazione del divertimento popolare/ tutto da mangiare/ fino a star male//. Solo l'antesignano grande pittore, il PARMIGIANINO, aveva il potere di guardarci così...
fz
Intervista con ENRICO ROBUSTI Pittore