Matinée in nome delle DONNE: spettacolo di protesta (in convento)
CUSCUNA' in scena con le “pupazze” (oggetti -marionette - burattini di Belinda De Vito) fa satira e ironizza su un “lusso: essere donna”. Parte da un testo letterario di una clarissa ispirato alla clausura di Udine come movimento di contestazione antagonista alla società tradizionale cinquecentesca oltre lo “spazio del silenzio” (secondo Giovanna Paolin) da dentro! nasce la lotta delle donne. Il monastero e le clarisse del tempo creano uno spazio 'autogestito' e autonomo d'opposizione creativa e silenziosa... (che entra, irrompe interiormente, scardinando le consuetudini fuori) contro il potere maschile e la famiglia patriarcale che costringeva le giovani a sposarsi, spesso forzatamente, con Dio o con gli uomini. L'analogia sulla discriminazione nella politica odierna a partire dalla resistenza partigiana e dal movimento per i diritti civile e delle donne nel Novecento trova riscontro, in origine, nel vissuto di una monaca autrice del testo letterario del Seicento: ARCANGELA TARABOTTI.
Lo spettacolo si avvale del MICROCREDITO d'impresa cioè di una produzione teatrale partecipata.
fz
INTERVIATA MARTA CUSCUNA' attrice teatrale