Matteotti, l'Ambasciata d'Italia ricorda “un italiano diverso”
“Giacomo Matteotti, la passione per la libertà e la giustizia sociale”. Nel centenario dalla morte, in collaborazione con Banca di San Marino, con il patrocinio della Fondazione G. Matteotti, del Comune di Fratta Polesine e della Casa-Museo Matteotti
La sete di libertà, la militanza politica e il rigore istituzionale, la cura degli affetti familiari, l'impegno per la giustizia sociale, partendo dalla povertà contadina del suo Polesine. Non è solo il ricordo, ma una riflessione su una esperienza civile attualizzata, in un altro incontro sugli “italiani illustri”, voluto dall'Ambasciata d'Italia. “Abbiamo pensato che la ricchezza del pensiero di Matteotti - osserva Fabrizio Colaceci, Ambasciatore d'Italia a San Marino – soprattutto, la sua profonda battaglia per la giustizia sociale, meritassero un richiamo in tempi in cui parliamo molto di diritti, parliamo molto anche di individui da tutelare, ma poi questa sovrabbondanza di diritti ci nasconde sulla dimensione sociale, quella dell'altro; non solo i nostri diritti, ma anche di quelli che ci stanno accanto”.
“Matteotti vive ancora” - dice il Segretario agli Interni, Andrea Belluzzi – nella Costituzione, quando si combatte per i diritti, per la giustizia e l'equità sociale”. Dai carteggi agli atti parlamentari - con i 56 interventi in 5 anni di attività a Montecitorio - tratteggiata così la figura di un “italiano diverso”: “Italiano diverso per la coerenza, la determinazione - dice Gianpaolo Romanato, dell’Università di Padova - la decisione, con cui visse per tutta la vita, affrontando consapevolmente il rischio di morire. Matteotti sapeva benissimo, negli ultimi mesi di vita, quale sarebbe stato il suo destino. Eppure, andrò incontro al suo destino senza fare un passo indietro”.
Da remoto, la testimonianza del Presidente della Fondazione Matteotti di Roma, Alberto Aghemo. Poi il legame con San Marino nelle parole del sindaco di Fratta Polesine: “Questo momento è una conferma dell'interesse di San Marino per la figura di Matteotti - spiega Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine - So che già nel 2012 ha emesso un francobollo. La Repubblica di San Marino ha dedicato un francobollo, quest'anno lo Stato italiano ne ha dedicato un altro”.
Ancora oggetto di studio, i motivi della visita di Matteotti a San Marino, il 6 aprile 1921: “Il dubbio su cui stiamo lavorando noi ricercatori - dice Renato Di Nubila, dell’Università di Padova – è per quale motivo è venuto a San Marino? Io sto facendo delle ipotesi: come era preso dall'aprire scuole nel povero Polesine, veniva a San Marino a vedere come funzionasse la legge obbligatoria, che già era in atto”.
Nel video, le interviste a Fabrizio Colaceci, Ambasciatore d'Italia a San Marino; a Gianpaolo Romanato, dell’Università di Padova; a Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine e a Renato Di Nubila, dell’Università di Padova
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