La medicina più antica del mondo e i nuovi saperi, nella serata organizzata dal Soroptmist
La medicina integrata non è una medicina alternativa. Non ripudia l’uso di farmaci ma ne critica l’obiettivo primario: vale a dire la sola guarigione del corpo, inteso come elemento staccato dalla mente, attraverso l’uso di rigidi protocolli terapeutici generalizzato in tutto il mondo. Di qui la scelta del Soroptmist di invitare Erus Sangiorgi, direttore medico del centro di metodologie naturali delle Terme di Riolo e docente dell’Università di Milano. La medicina integrata, è stato detto, vuole prendersi cura della persona nella sua interezza e nella relazione che ha con l’ambiente in cui vive. E, alle cure farmacologiche classiche, integra altri saperi: come quello delle erbe che dai Sumeri agli Egizi, dalla Roma imperiale al Medioevo, sono la base della medicina. Già nel 2500 a.C. ne erano state catalogate oltre 500 specie. La sfida lanciata dal Soroptmist, è quella di recuperare la conoscenza di questi elementi fondanti della medicina e integrarli al patrimonio delle conoscenze attuali.
Sonia Tura
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