MERCOLEDÌ D'AUTORE

"Mementi" riparte dal segreto di Ida Dalser: presentato il libro di Fabiano Massimi

Torna la rassegna letteraria promossa dalla Giochi del Titano. "Le furie di Venezia" è l'ultimo di una serie di libri dell'autore modenese dedicato al filone delle storie dimenticate

Un romanzo dall'inquadramento storico importante, “Le furie di Venezia” di Fabiano Massimi, presentato alla Giochi del Titano in avvio della 3° rassegna letteraria “Mementi – Mercoledì d'autore”, curata da Sergio Barducci. Libro che riporta alla luce uno dei segreti più oscuri del fascismo: la vicenda di Ida Dalser. L'esistenza negata di una donna - internata nel manicomio femminile sull'isola veneziana di San Clemente, e del vero primogenito di Benito Mussolini, al quale venne riservato lo stesso, tragico destino della madre - che diventa caso politico nell'Italia degli anni '30, e appartiene ad un filone di storie dimenticate, da tempo caro allo scrittore modenese, autore di numerosi bestseller.

“Ida Dalser non è un caso psichiatrico, ma decisamente un caso politico - conferma Fabiano Massimi -, noi abbiamo tantissime testimonianze di Ida Dalser internata, lettere su lettere, centinaia, memoriali in cui si capisce benissimo che era perfettamente padrona di sé. Venne internata per ordine di Mussolini dal regime fascista semplicemente perché era una donna fortemente appassionata, coraggiosa che non smetteva di dire a tutti, a troppi la verità. Cioè che lei era stata la prima moglie di Mussolini, il quale sposando Rachele divenne bigamo e che diede a Benito Mussolini il primo figlio maschio, il vero erede, non Vittorio ma Benito Albino. Questo per il regime, soprattutto dopo il Concordato, era pericolosissimo ovvero avere un Duce – padre di famiglia per eccellenza – che in realtà era sposato due volte e aveva figli fuori dal matrimonio ufficiale. Una figura, Dalser, così pericolosa, perché continuava a dire a tutti la sua verità, e che doveva essere fatta sparire”.

Un thriller ricco di colpi di scena, basato su fonti storiche reali e la descrizione minuziosa dei luoghi, che parte dal primo incontro tra Hitler e Mussolini a Venezia nel 1934 e si dipana attraverso il racconto di un tentativo di attentato ordito dall'ex commissario di polizia anti-nazista, Siegfried Sauer e il suo fedele amico Mutti. “Solo loro - precisa - i miei due protagonisti che sono commissari tedeschi e già in passato hanno incontrato e combattuto Hitler in altre due occasioni, loro soltanto si rendono conto del grande pericolo di una amicizia tra Hitler e Mussolini. A quell'epoca i grandi della Terra erano convinti che Mussolini avrebbe potuto avere un benefico influsso su Hitler e nessuno si rendeva conto che la vicinanza tra Germania e Italia avrebbe portato ad una guerra, inesorabilmente. I miei personaggi, che sono di invenzione, e che hanno già avuto a che fare con il male nazista, sanno che questo incontro non si deve fare, perciò decidono di passare all'azione. Il romanzo allora comincia con un tentato attentato che sappiamo fallirà ma porterà a conoscere un'altra terribile verità, un grande segreto: il segreto di Ida Dalser”. “Tutto quello che racconto è vero, - aggiunge infine - tutti i luoghi esistono, ci sono andato, li ho studiati bene ma sono intessuti in un percorso pieno di colpi di scena, rivolgimenti, capovolgimenti... Io dico sempre questo, perché era una cosa tipica di quegli anni: “Non fidatevi di nessuno!”

Nel video l'intervista a Fabiano Massimi, scrittore

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