'Mercoledì d'Autore': Marcello Veneziani apre la rassegna con il libro "Vico dei miracoli"
Primo appuntamento alla Giochi del Titano in collaborazione con Edizioni Minerva
Dante Alighieri e Giambattista Vico: è il rapporto tra poesia e filosofia al centro del primo appuntamento di “Mementi. Mercoledì d'Autore”, alla Giochi del Titano in collaborazione con Edizioni Minerva.
Sotto la lente il legame tra i due colossi, nella “Conversazione sulla tradizione culturale italiana” di Sergio Barducci, direttore artistico della rassegna, con lo scrittore e filosofo Marcello Veneziani, autore del libro “Vico dei miracoli. Vita oscura e tormentata del più grande pensatore italiano”. "Dante e Vico - dice ai microfoni di Rtv, Marcello Veneziani - rappresentano i cardini della tradizione culturale italiana, Vico per quanto riguarda il pensiero, Dante per la poesia e la letteratura. Su quella linea sorge la cultura italiana in senso lato. Credo che esordire in una rassegna con questo viaggio che parte appunto dalla biografia di Giambattista Vico, è un fatto importante perché serve un po' per ricollocare il nostro rapporto di memoria con le nostre radici, con la tradizione culturale, letteraria, filosofica da cui proveniamo. E quindi si cerca in qualche modo di proiettare la tradizione anche nel nostro presente e nell'avvenire".
Nel libro, “il quadro potente di un’epoca, di un pensiero originale e di un uomo grande e singolare”, precursore dei tempi. La “teoria vichiana dei corsi e dei ricorsi storici”, che rappresentano il cammino dell'umanità nel passaggio dal senso alla fantasia ed alla ragione, ci riporta all'oggi. Con l'auspicio di recuperare “quel ritmo più lento della cultura” fin troppo trascurato nell'era digitale. "Si tratta di riattivare la facoltà del pensare - osserva Veneziani - che è collegata a quella del ricordare e anche a quella del leggere. Attraverso la lettura critica, il ricordo, la memoria condivisa si riesce a ricostruire un percorso di pensiero. E quindi una traccia di pensiero che a mio avviso è necessaria in un'epoca in cui abbiamo delegato il nostro cervello al dito, perché infatti parliamo di era digitale. Oltre il dito - conclude - c'è anche la testa".
Nel video l'intervista a Marcello Veneziani, scrittore e filosofo.
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