Per il Mese Dantesco Nicola Renzi affronta il viaggio di eroi e dannati tra Omero e Dante
Congiunti – genitori, uniti nell’amore dal figlio Astiantte, separati dalla guerra spezzati dalla morte. Ettore ‘l’antagonista’ di Achille uccide Patroclo che gli preannuncia in punto di morte la vendetta del ‘prediletto’ e così scrive la fine dell’eroe troiano per mano di Achille stesso. Le mura di Troia come ultimo incontro tra moglie e marito nell’estremo tentativo salvifico dell’amore ultimo nel libro VI: “Morto, però m’imprigioni la terra su me riversata, prima ch’io le tue grida, il tuo rapimento conosca!”, supplica il fato solo e soltanto per l’amata il principe troiano, che diverrà modello cortese nell’ideale cavalleresco medioevale. Dante nella Commedia lo pone nel Limbo e anche nel Paradiso ma sempre in relazione ad Enea: a sua volta protagonista dell’ Eneide di Virgilio dove dopo un rocambolesco viaggio fonderà Roma.
Tutto torna nella lezione di Nicola Renzi: Ettore ed Enea dopo Andromeda, Omero e Dante dopo Virgilio. Amore e morte hanno, in fondo, lo stesso significato: il viaggio.
fz