Mese dantesco: Successo e gratificazioni da una edizione sempre più vicina ai giovani
Certamente una iniziativa che gli stessi curatori non pensavano potesse crescere tanto di anno in anno e raccogliere tanto pubblico interessato e attento. Si è giunti a questa quinta edizione grazie quindi all’impegno sia dei relatori sempre disponibili e interessati a proporsi, sia dei tanti soci che lavorano alle fasi organizzative.
Il segreto di tale successo è da addebitarsi sicuramente alla semplicità e alla spontaneità degli incontri e non meno dalla qualità che ogni incontro/lettura ha dimostrato di possedere.
L'Associazione Dante Alighieri di San Marino ha proprio come scopo principale quello di diffondere l'amore per la cultura e le proprie radici tra i giovani. Il Mese Dantesco da questo punto di vista può considerarsi davvero emblematico.
La conferenza di apertura, il 10 marzo “Lume v'è dato a bene e a malizia, e libero voler”, ha parlato di Dante, i giovani e il libero arbitrio, che è il naturale completamento della riflessione dell'anno passato relativa all’Inferno di Dante e Lucrezio. Il Prof. Gasperoni ed il Prof. Salicioni, nella conferenza "Hic fit stultorum vita Acherusia", avevano trattato infatti l’Inferno di Dante e Lucrezio, indagando le ragioni della umana infelicità. Quest'anno si è esaminato invece il messaggio propositivo della Commedia riguardo ad una domanda fondamentale: dove possiamo trovare la vera felicità?
Nell’ambito del ‘Mese Dantesco’ anche questa edizione ha visto tra i protagonisti il prof. Maurizio Gobbi, che nel corso delle edizioni precedenti ci ha permesso di attraversare Canti e Gironi danteschi con grande disinvoltura, grazia alla sua innata comunicatività unita al piacere di esibirsi di fronte a pubblici attenti. Come in effetti è sempre accaduto. La sua precisa memoria di tanti canti ha del prodigioso.
Il secondo appuntamento in calendario “Il mito di Ulisse da Dante a Primo Levi” gli ha offerto lo spazio adeguato per trattare ciò che ha caratterizzato da sempre l’Uomo, ovvero un profondo desiderio di conoscenza e di sfida nei confronti. Il mito scelto dal prof. Gobbi per rappresentare questo ‘matrimonio’ è stato Ulisse che dalla passione di conoscere, come ci dice Dante, ha trascurato tutti i sentimenti più cari: l’amore filiale, quello paterno e addirittura il legame coniugale. Di assoluto interesse, anche per l’originalità dell’argomento, è stata poi la rivisitazione del mito dell’eroe nella letteratura successiva, veramente molto apprezzata dai tanti attenti uditori.
Dopo il successo del Prof. Maurizio Gobbi il palco è toccato agli ex allievi Elio Balestrieri e Luca Guiducci, che, con l’impegno di una eccezionale interprete quale Maria Sole Brusa, hanno proposto una performance davvero interessante “Vagamente Dante”, terzo appuntamento in calendario.
Vagamente Dante è nato come un happening – spiega Elio Balestrieri - Qualsiasi cosa questo significhi. Coglie spunti di riflessione da un passato nobile, incarnato in Dante, Pasolini, Calvino, De Cespedes, Schnitzler. E il futuro improbabile, mi chiederete voi? È l’aggettivo più consono a quello che ci spetta tra rivolte, stragi, crisi economiche e politici difficilmente processabili.
Proprio per un futuro che a volte sembra diventare vago e vano, appoggiamo l’orecchio a un classico, come se questi avesse qualcosa da dirci. E spesso ce l’ha.
Partendo da Dante cerchiamo qualche risposta, passando per gli altri grandi scrittori citati, e per argomenti quali le passioni, l’incertezza, la scelta, la grandezza morale e l’impegno civile. Un insieme di profonde ed attente considerazioni intervallate da canzoni degli Stazione Deva, Gaber e altri, tutte rigorosamente eseguite dal vivo, con grande impatto emotivo.
Infine, la Quinta Edizione del Mese dantesco si è conclusa con un nuovo viaggio, quel “Viaggio a Beatrice” che crea la dimensione eterna dell’amore.
La prof.ssa Meris Monti ha incontrato l’insegnante di danza Daniela Semprini, della scuola Attitude Centro Danza San Marino: ne è nata una splendida conferenza-spettacolo in cui il protagonista può incontrare in una dimensione ultraterrena la donna amata e tragicamente scomparsa. Davvero bravi gli studenti della classe IV Liceo Classico-Linguistico e fantastica la suggestione coreografica dell’accostamento ad alcune scene del Balletto La Bayadère (La danzatrice del tempio), eseguito con grande maestria.
La stessa preziosa struttura/architettura del Teatro Titano ha accolto gli spettacoli-relazioni in un ambiente raccolto e famigliare
Come per il passato, il programma del “Mese Dantesco” è stato concepito e realizzato in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore, sotto il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia e della Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO.
Le attività del “Mese Dantesco” sono state ancora una volta finanziate dalla Fondazione San Marino e dalla Società Unione e Mutuo Soccorso, mentre anche la Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO e la Giunta di Città hanno fornito un loro contribu-to. A tutti va il nostro anticipato più vivo ringraziamento.