Michael Jackson spopola agli American Music Awards di Los Angeles
La morte non ferma il business, anzi, ne alimenta gli affari. Di Michael Jackson in vita, negli ultimi tempi, non si parlava altro che dei suoi scandali e guai giudiziari. Ma la morte ne ha ripulito l’immagine esaltandone il genio. Il mondo lo riscopre, la musica lo esalta e gli tributa ben quattro premi agli American Music Awards. Un grande successo postumo, non l’ultimo, c’è da giurarci. Dopo la vendita all’asta per 350mila dollari del guanto indossato nel 1983, è stato premiato come miglior interprete e per il miglior album sia nella categoria pop-rock, sia in quella R’n’B. Ma la possente macchina del business si è appena messa in moto. La sua raccolta postuma guida la classifica degli album più venduti. Tutti parlano con entusiasmo del film documentario, da sabato fino a giovedì 26 anche nelle sale sammarinesi, “This is it”. Il film del re del Pop continua a macinare un successo dietro l’altro: è stabilmente nelle classifiche di tutti i Paesi occidentali; al 22 novembre aveva incassato 199 milioni di dollari. Dalle ultime immagini dello show emerge la sua natura perfezionista, la sua grande voglia di tornare sul palcoscenico. A tutti i costi. "Siamo una grande famiglia - dice durante una riunione con tutti i tecnici e lo staff. Voleva tornare a fare parlare di sé con la sua arte, Michael Jackson, e si preparava al grande ritorno, uno spettacolo che doveva partire da Londra nel luglio scorso e segnare la sua rinascita. Quello spettacolo che rivive sugli schermi non c’è mai stato. Ma la sua rinascita sì, dopo la sua morte.
Monica Fabbri
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