Michel Houellebeq: boom di vendite per il romanzo "Sottomissione"

“I romanzi non cambiano la Storia” dice Michel Houellebeq alla televisione francese ma di certo la intercettano e perlustrano gli anfratti della coscienza contemporanea. Capacità profetica e provocatrice per l'ultimo lavoro dello scrittore francese "Soumission" (Sottomissione, ndr) distopia fantapolitica pubblicata da Flammarion il giorno dell'attentato a Charlie Hebdo che in copertina aveva proprio lo scrittore che più di ogni altro in Francia è tacciato di isalmofobia. Lo sberleffo: "Le profezie del mago Houellebecq" è il titolo. E lo scrittore dice: "Nel 2015 perderò i denti. Nel 2020 farò il ramadan". Ieri il romanzo è uscito in Italia, edito da Bompiani, con una tiratura di 85mila copie. Sottomissione, che in una prima idea avrebbe dovuto intitolarsi conversione e la religione d'elezione sarebbe stata il cristianesimo, racconta la nomina, nel 2022, di un musulmano soft Mohammed Ben Abbes alla presidenza della Repubblica francese e la conversione all'islam di François, 44 anni, professore della Sorbona studioso di Huysmans.
Il docente cerca di sottrarsi ai disordini e alla guerra civile incipiente fra le strade di Parigi, in balìa di bande di salafiti integralisti.
E mentre il mondo intellettuale si accapiglia sul valore letterario di Sottomissione per Emanuele Carrère si tratta di un libro con "pagine magnifiche".
"La Repubblica è morta”, ha detto durante una intervista al Nouvel Observateur: "L'ateismo è morto, la laicità è morta". E poi: "Mi pare difficile negare, oggi, un potente ritorno del religioso".
VA

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