"Minari": l'erba cipollina del Japan in Arkansas
Il movie dell'anno è un sogno americano dal “mood” asiatico papabile per l'Oscar 2021 nell'opera di Lee Isaac Chung cineasta statunitense d'origine coreana con un film in doppia lingua
Intanto MINARI è il nome dell'erba cipollina giapponese coltivata dalla famiglia YI (translitterazione del nome del regista LEE) che insieme a peperoncini e altro sono il centro delle vicissitudini e del desiderio 'agricolo' del gruppo famigliare riunito intorno alla nonna arrivata dal paese d'origine e alla cultura del cibo coreano. L' Ozark (zona rurale sperduta tra Arkansas, Kansas e Missouri) è la terra promessa dell'intera famiglia riunita da un sogno: diventare agricoltori di colture mai viste prima nell'entroterra USA. "Minari", seppur già pluripremiato e segnalato in America e dintorni (Globe e Sundance), è praticamente sconosciuto da noi addirittura ancora non disponibile e mai tradotto in Italia. Evidentemente la pellicola indie risente dei successi sudcoreani recenti. Parasite, Bong Joon Ho e l'Hallyu (la nouvelle vague coreana) fanno scuola negli States. L'industria cinematografica asian-american sembra cambiare (produttore è Brad Pitt), crisi economica o no, l'evidenza pandemica insegna...
fz
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