Il capitano Achab e la sua baleniera “Pequod” a caccia per i mari del capodoglio albino MOBY DICK che gli strappò una gamba. Folle e disperato come il Re Lear elisabettiano: De Capitani fonde Welles, Melville e Shakespeare. “Blank verse” shakespeariano (pentametro giambico, in 5 piedi a due sillabe con accento sulla seconda, senza corrispettivo in italiano) tradotti magnificamente in prosa o versi liberi dalla poetessa Cristina Viti. Un finale impossibile in cui appare sul proscenio il 'mastodonte bianco' nell'ultima sfida: solo teli, l'acqua dell'Oceano non c'è, ma si sente il mare in gola mentre la balena ingoia Achab.