Boni è Molière nell'immaginario drammaturgico di Francesco Niccolini diventano due figure carismatiche dell'arte teatrale che si compenetrano: l'uno accompagna lo spettatore in musica alla scoperta dell'altro grande teatrante del Seicento francese capace di oscurare e castigare la figura di Luigi XIV non senza pagarne le conseguenze ma divenendo immortale nella memoria dell'arte scenica più del monarca assoluto di Francia. Jean-Baptiste Poquelin in arte Molière figlio di un tappezziere parigini dall'alto del palcoscenico fustiga con ironia la corte e i potenti dell'epoca: lobby e salotti, tromboni e corrotti, facendone le spese, e guadagnandone la gloria del pubblico e della storia. Vita rocambolesca quella del commediografo amato e conosciuto anche dagli artisti italiani della Commedia dell'Arte. Farsa e commedia al centro della sua poetica. Amico del re con la sua maestria riesce a oscurare anche il Sole... Muore da MALATO IMMAGINARIO direttamente in scena spiazzando tutti, attori e comprimari, sul palco e nella vita.