Al MoMa di New York le chitarre rock in cartone di Picasso
Realizzazioni “infantili” degli primi anni Dieci: chitarre rock in sculture e materiali misti letteralmente lasciate lì, negli anni Settanta, al Museo d’Arte Moderna di New York. Opere effimere e per questo in parte andate distrutte causa l’incuria del momento nel tempo. Il primo oggetto era una chitarra che in nulla assomigliava allo strumento tanto in voga nell’era del Pop. Dall’originale altri schizzi e provini: sagome in cartone tramutate in corpi di donna. Al MoMa sono 70 pezzi unici per la prima volta esposte insieme. La pittura diventa “asemantica” (senza segni e significati relativi) come la musica, Picasso dipinge questa tendenza con ironia, rubando stili e idee come faceva sovente: “Non invitatemi per carità in studio e non portatemi in laboratorio io vi ruberei ogni buona idea”. Qui frega la liuteria a Braque, facendo l’esatto e meditato opposto di Magritte, che nel “Tradimento del'immagine” dipinse una pipa con sottotitolo: questa non si può fumare…quindi non è una pipa.
Francesco Zingrillo
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