MUDI, MUseo DIscocratico riccinese, il primo ad essere ospitato in una discoteca. Nuovi spazi anche virtuali per progetti artistici in videoarte, musica e performance dal vivo, foto, cinema e teatro. Sperimentazione nel mondo della notte. Arti e persone come ai tempi del Cocoricò. Nuovi movimenti culturali per portare fuori il museo e dentro l'altra musica. Sarà l'occasione per fare entrare la disco al Ministero della Cultura come deve essere nel DNA del MUDI. Pubblico giovanile sempre e comunque con presenze 'estese' (museali e 'discocratiche') intorno agli 8000 fruitori del bello e del ballo sotto variegate forme. Un progetto ovviamente anche territoriale (regionale e cittadino) al di là del mondo della notte la proprietà cerca eventi pubblici diurni con la “performing art” delle mostre. Archivi storici e sala da ballo: schermi, sculture e pittura. La 3D art italiana insieme alla NFT art daranno vita al primo museo sull'arte digitale in Italia fruibile da casa, dal cellulare , addirittura in VR come in un videogioco.
fz