Burton regista narra le rocambolesche vicende di Alice - ragazzina divenuta donna grazie allo specchio che la riporta nel mondo dei sogni - confondendo volutamente il manoscritto originale in due parti del reverendo Dodgson alias Lewis Carrol vissuto nella provincia inglese del 19° secolo. La storia è ispirata ai raccontini per 3 bambine del quartiere alle quali lo scrittore dedicava aneddoti e piccole storie: poi la letteratura per l’infanzia nei secoli si è trasformata in qualcos’altro. E’ grazie a un dattiloscritto ottocentesco di Carrol che Tim Burton ha costruito parte del film: “Far sei cose impossibili qualche volta prima di colazione”, le fa Alice ispirata dal padre morto, le faceva il reverendo Lewis allora, la utilizza benissimo il regista. Effetti speciali, tridimensionalità e ortofonia, musiche e rumori da meraviglia vera con personaggi fantastici in un racconto avventurosa, che trascina lo spettatore nella tavolozza colorata della Disney Pictures; mediante il genio di un matematico, reverendo Charles Dodgson in arte Carrol, appassionato affabulatore di racconti fantastici e surreali per bambini, sopravvissuto a sé stesso…suo malgrado.
Francesco Zingrillo
Francesco Zingrillo
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