"Nel segno dei padri", una storia di memoria e riconciliazione

La pacificazione che trae origine da un dolore. Quello di due orfani della Seconda Guerra Mondiale. “Nel segno dei padri” racconta il rapporto epistolare di Guglielmina e Peter, durato 8 anni. Lei, figlia di Vittorio Roncigli, una delle vittime della più grave rappresaglia in Umbria nel periodo dell'occupazione nazista, avvenuta il 22 giugno 1944; lui, figlio di Kurt Staudacher, ufficiale medico nazista ucciso due giorni prima in un bar di Gubbio, la cui morte provocò proprio l'Eccidio dei 40 Martiri. 60 anni dopo, le vite di Guglielmina e Peter si intrecciano, il caso li ha fatti incontrare e li ha resi simboli di riconciliazione per colpe che non furono le loro.
Ora che Guglielmina Roncigli non c'è più, Peter Staudacher mantiene vivo il ricordo, continua a rinnovare un'amicizia, una pagina di grande umanità.

Nel video l'intervista a Giacomo Marinelli Andreoli, giornalista e scrittore

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