NUMINOSUM: l'iperfotografia di ZANZI in mostra alla Galleria ARZILLI

La sala espositiva nel cuore del centro storico rende l'idea delle opere poste in gallerie dopo essere state frammentate e scomposte, infine, lavorate con polvere di carbonio dopo la stesura delle parti in un unico pezzo: come nella camera oscura la carta fotografica a mo' di tela accoglie “l'operazione trasformativa” quasi una performance fissata in un quadro ma ancora in movimento... Soggetto femminile e corpi anche maschili avvinghiati alla tela, appesi senza confini, al di là della cornici si muovono oltre il cartaceo divenendo immateriali: sacri.
Zanzi di Ravenna proviene dalla patria del mosaico utilizzando le sue esperienze video-cinematografiche (si forma al DAMS e alla ricerca etnografica) per rendere vive le sue fotografie ricomposte in tasselli de-colorati ('scolorazioni' del nero-carbone ri-pitturate) diventano 'films' (pellicole in movimento).
Nel video l'intervista a Nicolò maria Zani, artista fotografo.

fz

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