Il primo giorno di scuola, raccontato da Edmondo de Amicis, non era molto diverso dalla prima campanella di oltre un secolo dopo. Quando si tratta di cuore, il tempo perde la sua forza. Le emozioni non cambiano, le puoi leggere - oggi come allora - negli occhi di bambini e genitori. Ma se ieri era la penna di Enrico, bimbo torinese di terza elementare, a descrivere sul diario le gioie e dolori della prima campanella, oggi è una fotografia con mamma e papà a raccontare. Fuori da scuola: entusiasmo, voglia di imparare, di ritrovare gli amici. Ma anche stanchezza, paura, angoscia nel lasciare mamma e papà. E’ stata una notte agitata per genitori e figli. E anche la moda esordisce fra i banchi. Alcuni bambini sfoggiano zaini nuovi, altri hanno recuperato il materiale degli anni passati. Essere trendy costa, ma non tutti gli scolari hanno la mania del griffato.
Monica Fabbri
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