Il "Paradiso" visto dall'alto
Questo sito archeologico, uno dei piu' importanti in territorio sammarinese, è stato sempre osservato dalla quota di calpestio. Per la prima volta, grazie ad un drone dotato di telecamera, è possibile vederlo dall'alto e lo spettacolo è davvero suggestivo. Si tratta di un insiediamento rurale risalente al II secolo avanti cristo, ampliato ed arricchito nella prima età imperiale quando divenne una “villa” romana, dotata di un settore produttivo e una zona residenziale. Qui, a cavallo tra il III e il IV secolo dopo cristo potrebbe aver vissuto Donna Felicissima, figura mitica nella leggenda di San Marino. Fu lei, infatti, secondo la narrazione agiografica, a donare il Monte al Santo Marino in cambio della guarigione del figlio Verissimo. Non vi sono riscontri oggettivi di tutto questo nel sito, ma la tesi che fosse la residenza di Donna Felicissima è una suggestione che non si può neppure escludere. L'insediamento subi' una radicale trasformazione tra la fine del V e la prima metà del VI secolo dopo Cristo, periodo a cui risale anche il “tesoro di Domagnano”, un ricco complesso di gioielli rinvenuto a fine Ottocento rinvenuto a poca distanza dal sito archeologico del “Paradiso” che fu abbandonato intorno alla metà del VI secolo d.C. La prossima fase dell'intervento nel sito archeologico sarà la realizzazione di una copertura che consenta l’ispezionabilità dei resti dell’edificio di età gota e dell’area produttiva - una vasca e una vaschetta per la produzione di vino ed olio - e di eventuali opere di consolidamento e restauro.