Darwinismo sociale e stratificazione di generi in tragicommedia con finale ad effetto. Il PARASITE di Bong Joon-ho, coprotagonista l'icona asiatica Kang-ho Song nei panni del ricco, piccolo, frenetico, padrone di casa Da-song, ha spiazzato tutti non solo in Francia ma al botteghino anche negli Stati Uniti piazzandosi in zona Oscar sospinto dall'ACADEMY. La storia nera visceralmente coreana a tinte 'ironicomiche' gode della semplicità di scrittura che c'è nella calma prima (e nel caso di Bong Joon anche dopo) la tempesta... Due famiglie "contigue" della metropoli (neocapitalistica in declino plutocratico ormai post globalizzata): una indigente, i KIM, sulla strada in uno scantinato di periferia e alla fame l'altra benestante (in villa residenziale) dei PARK agiatissima e possibile via di salvezza (con piccoli sotterfugi... intriganti e macabri) per genitori, figlio e soprattutto figlia, dei poverissimi KIM. Ricchi, poveri e più poveri, divisi tra nord e sud: nel film IL PARASSITA-OSPITE riconosce l'odore della miseria e si insinua... in gola e scende tra midollo e cuore.
fz