La pellicola d'autore del weekend sammarinese: direttamente dal Festival del Lido veneziano 2013

IL TERZO TEMPO non si gioca in campo ma negli spogliatoi. Il rugby come metafora della vita si presta molto a questo rito dello sport: le due squadre avverse, che si sono affrontate nella partita senza risparmiarsi, brindano insieme, alla fine, fanno amicizia: s'incontrano per conoscersi in funzione della possibile nuovo incontro, che prima o poi verrà.
E' un film sportivo, romanzo di formazione: sociale e sentimentale. Parla di Samuel, giovane emarginato proveniente dal carcere minorile, pronto a provarci: imparando a giocare sul campo e ad amare gli altri rispettando se stesso. Non per diventare un campione ma per provare ad essere una persona.
Nella campionato 'amatoriale' della vita ognuno gioca la sua piccola o grande partita quotidiana e ha sempre, finché vive, un “terzo tempo” a disposizione per cambiare...
fz

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