In piazza Barberini a Roma la comunità ebraica ha celebrato la festa di Hanukkà accendendo le luci del candelabro

Una festa gioiosa, con canti, balli, e luce. Quella stessa luce che ricorda il miracolo, di oltre duemila anni fa, del tempio sconsacrato, quando un gruppo di coraggiosi lottò per mantenere la propria indipendenza contro l'assimilazione alla cultura greco siriana. Una vittoria di pochi contro molti, questo il significato di hanukkà. E quando entrarono nel tempio per accendere il candelabro, questo rimase acceso per 8 giorni col poco olio disponibile, che pure doveva bastare per un solo giorno. Un momento dunque altamente simbolico, sottolineato anche dalle autorità presenti, a cominciare dal Presidente della Commissione Esteri al Senato Pierferdinando Casini. Celebriamo lo spirito positivo della città, ha rincarato il Sindaco, in un momento in cui la città è stata colpita, come da uno schiaffo.
Nel video le interviste a Rav. Shalom Hazan, Pierferdinando Casini (presidente commissione Esteri Senato) e Ignazio Marino (sindaco di Roma).

Francesca Biliotti

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