La britannica Harvey si muove e canta nei suburbi del mondo (kosovo e Afghanistan) e dentro le periferie nascoste di Washington DC realizzando con i produttori di Nick Cave un concreto reportage dell'anima. Nel “rockumentary” scatti e regia per immagini creative del fotografo irlandese Seamus Murphy ispirate ai brani della cantante. Rapporto d'amicizia e testimonianza umanitaria il binomio su cui si regge il film costruito prima in studio di registrazione a Londra sulle tracce di “The Hope Six Demolition Project”. Polly Jane aveva annotato tutto dei suoi viaggi di guerra e miseria protagonisti i bambini. Durante le quarantene scriveva ciò che vedeva su un piccolo diario-canovaccio poi divenuto copione-sceneggiatura nella raccolta fotografica dei reportage di Murphy. I bambini di Kabul e i migranti al confine greco o il cattivo cane (A DOG CALLED MONEY) di una ragazza tosta americana rispettata da tutti nei quartieri.
fz