
Parte bene la prima edizione del premio giornalistico Alberto Rino Chezzi per la libera e corretta informazione. Un successo confermato dai numeri: 80 gli elaborati provenienti non solo da San Marino ma da tutta Italia. A giudicarli una giuria presieduta dalla figlia di Chezzi, Matilde, dal Presidente della Consulta dell'Informazione e da firme importanti sia a livello italiano che sammarinese. Con l’elaborato “L’equivoco sulla Bandiera di San Marino” è Beatrice Casali ad aggiudicarsi il primo premio. A vincere per la sezione italiana la giornalista professionista e reporter freelance Michela Iaccarino, giornalista di Roma che ha conquistato la giuria per l’articolo pubblicato su “Il Domani” dal titolo “In Kazakistan non abbiamo futuro - I giovani russi adesso tornano a casa". Menzione d'onore per la sezione sammarinese ad Antonio Fabbri, che ricorda il lavoro di Chezzi verso l'internazionalizzazione dell'Usgi. Il giornalista de "L'Informazione di San Marino" è stato premiato per la serie di articoli sul caso giudiziario che ha riguardato lui e il suo direttore, processati per la pubblicazione di atti segreti "che non erano segreti". Per la sezione italiana si aggiudica la menzione d'onore il giornalista napoletano Oscar Maresca, che ha raccontato la storia di Sene “Il gioiello della Fiorentina che giocava scalzo” pubblicata su “La Gazzetta dello Sport”. Soddisfazione è stata espressa a nome di USGi dal Presidente Matteo Sèlleri, che nel ricordare l’amico Alberto, ha ringraziato tutti e dato appuntamento alla prossima edizione del premio, tra due anni.
Nel servizio le interviste ai vincitori e al Presidente USGI Matteo Sèlleri