
Il 25 aprile l'Italia festeggerà l'80° anniversario della Liberazione. L'ultimo libro di Carlo Romeo “il muro e il silenzio”, presentato all'Ambasciata d'Italia a San Marino alla presenza dell'ambasciatore Fabrizio Colaceci, dell'Ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte e di Fabrizio Raggi, offre l'occasione per celebrare questa importante ricorrenza nazionale e la riconquista della libertà. Una libertà agognata da quattro ragazzini che a Roma, nella settimana del 1944 che va da venerdì 17 a sabato 25 marzo, si muovono come gatti tra le macerie della capitale occupata dai nazisti che “dominano con la paura”, nell'attesa di un destino incerto, in una quotidianità fatta di guerra, fame, freddo, bombardamenti. Ma da dove nasce “il muro del silenzio?” “La chiave del titolo è nel libro, non lo possiamo spoilerare, però è sicuramente il silenzio di chi non parla” – risponde Romeo.
“È una settimana, la settimana che precede le Fosse Ardeatine e via Rasella. E molti di quelli che sono finiti alle Fosse Ardeatine sono morti in silenzio perché non hanno parlato e denunciato nessuno. Uno dei protagonisti del libro dice il silenzio è l'unica arma che noi abbiamo contro di voi e quella useremo. Non parlano e muoiono”. Gino, Matteo, Paolo e Armando raccontano la verità di tanti ragazzi che come loro hanno sperato, sognato o sono morti nel silenzio. Un romanzo che è sì fantasia ma che è anche storia, una storia in cui finisce un'epoca e ne comincia un'altra. “È una settimana determinante per la storia del paese e non solo del paese. Alle Fosse Ardeatine muore un'intera classe dirigente che avrebbe avuto un ruolo importante un mese dopo con l'arrivo degli americani. Conclude il crollo di un regime che già stava crollando e condiziona il futuro politico di questo paese”.