Presentato l'ultimo film di Pupi Avati: "Volevo raccontare che in fondo siamo tutti dei falliti"
Ambientato nella sua Bologna, l'opera racconta molto della vita del regista, con una ritrovata Edwige Fenech accanto a Gabriele Lavia
Presentato il nuovo film di Pupi Avati, al cinema dal 4 maggio, interamente ambientato a Bologna, città natale del regista. “Con questo film volevo raccontare che in fondo siamo tutti dei falliti”: disarmante, nella sua sincerità, dall'alto delle sue 84 primavere, 85 a novembre, la frase con cui Pupi Avati riassume la sua ultima opera, “La quattordicesima domenica del tempo ordinario”, ambientata nella sua Bologna dove ha girato quasi tutte le scene, e che gli è costata anche un malore, lo scorso novembre, e il ricovero in ospedale. Un titolo che scatena curiosità: è il tempo, spiega, in cui per la chiesa non accade nulla, tra primavera ed estate, quando spesso però ci si sposava. Storia d'amore, naturalmente, tra Marzio e Sandra, ma anche di amicizia, che è solo un'altra forma d'amore, di passato e presente, di sogni rimasti tali e di rimpianti. Edwige Fenech, che interpreta Sandra adulta, rivela tutta la sua gioia. Gabriele Lavia è Marzio adulto, Massimo Lopez il suo amico di sempre Samuele, la giovane coppia è interpretata da Lodo Guenzi e Camilla Ciraolo, Cesare Bocci è il padre di Marzio. La musica, struggente, è affidata a Sergio Cammariere e Luca Gregoretti.
Nel video gli interventi di Pupi Avati, regista, e di Edwige Fenech, attrice
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