Al secolo Renano Fiacchini: nasce romano con un cognome anonimo di borgata. Educazione normale, a scuola dalle suore dopo che il padre aveva studiato in seminario; cresce tra gli operai e i contadini comunisti con gli zii attivisti di partito; ma a 14 anni ottiene il suo primo contratto al Ciak (locale progressista) di Roma: cachet, 500 lire. Appena ventenne, negli anni settanta, è già famoso nei localini off della Capitale stile cabaret come “cantattore” noto per i travestimenti stravaganti. Ricordate Alice Cooper, demoniaco glam-rocker con lustrini e pailettes ancora oggi sulle scene, ecco proprio al cantante inglese approdato negli States s’ispira il giovane Renato, ed è subito Zero! In quei “migliori anni” i detrattori urlavano: “sei uno zero!!!” e per sfida lo zero entra nel nome come marchio nazional-popolare: oggi a 60 anni riempie gli stadi e sul famoso “Tubo” (YouTube) è cliccatissimo per cifre a 6 zeri…cento di questi zeri, Renato.
Francesco Zingrillo
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