A Riccione la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea rivive in 2 prestigiose residenze,Villa Franceschi e Villa Mussolini, ricettacoli architettonici per un protagonista della pittura europea del secolo scorso nato a Ferrara e che tutti ci invidiano.
Un percorso creativo lungo 30 anni fino a tutti i Cinquanta in cui campeggiano paesaggi dell’Adriatico, Riccione (luoghi di villeggiatura del nostro dove stava “in un buco di villa”) e vedute urbane di Venezia, Milano e Parigi.
La poetica di De Pisis è scrittura pittorica che risente di Montale e viceversa (conosce Marino Moretti e lo frequenta a Cesenatico); insieme guardano a Pascoli: basta girare gli occhi intorno in villa ed osservare le nature morte e soprattutto gli ‘Ossi di seppia’ sfumati dalla battigia alla tela durante le lunghe passeggiate del ferrarese, riccionese d’adozione, lungo il bagnasciuga.
Romagna tra le due guerre testimonianza storica fatta di cultura piena a costi ridotti in piena economia di crisi visto il budget della mostra: 30.000 euro in parte già recuperati con il prezzo del biglietto fino al 2 settembre per 5 euro un caso esemplare di politica culturale applicato al vuoto “divertimentificio” imperante.
Francesco Zingrillo
Un percorso creativo lungo 30 anni fino a tutti i Cinquanta in cui campeggiano paesaggi dell’Adriatico, Riccione (luoghi di villeggiatura del nostro dove stava “in un buco di villa”) e vedute urbane di Venezia, Milano e Parigi.
La poetica di De Pisis è scrittura pittorica che risente di Montale e viceversa (conosce Marino Moretti e lo frequenta a Cesenatico); insieme guardano a Pascoli: basta girare gli occhi intorno in villa ed osservare le nature morte e soprattutto gli ‘Ossi di seppia’ sfumati dalla battigia alla tela durante le lunghe passeggiate del ferrarese, riccionese d’adozione, lungo il bagnasciuga.
Romagna tra le due guerre testimonianza storica fatta di cultura piena a costi ridotti in piena economia di crisi visto il budget della mostra: 30.000 euro in parte già recuperati con il prezzo del biglietto fino al 2 settembre per 5 euro un caso esemplare di politica culturale applicato al vuoto “divertimentificio” imperante.
Francesco Zingrillo
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