Rimini vista dalla "Rimini" del cinema austriaco
L'opera in due parti del regista viennese Seidl dopo la Berlinale 2022 in prima nazionale in multisala riminese la storia di un cantante d'hotel malato in pieno inverno nella città balneare romagnola
Ritchie Bravo (Michael Thomas) è una sorta di Mickey Rourke suonato e ubriacone alla austriaca che si esibisce e si prostituisce in squallidi alberghetti riminesi per turisti da pullman tour a basso prezzo di lingua tedesca. Le storie in verità sono due: RIMINI e SPARTA (uscirà un “Rimini due” più spartano, forse). Due film protagonisti i famigliari: nel primo nostrano compare una figlia diciottenne (Tessa e il fidanzato) che rivuole soldi e passato. Movie che sembrano documentari di stile (iperrealista) verista falsato dall'idea che i tedeschi hanno della cittadina balneare romagnola in letargo.... Nebbia, negozi chiusi, hotel vuoti e il clima da covid, che desatura i colori: il padre demente e in carrozzella, in una clinica-ospizio come tante in riviera, fa della solitudine l'aria malata e anaffettiva di una RIMINI bella moribonda; anche nella parte seconda!?
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