Rotary: si è parlato di “Nuovo Umanesimo e Conceptual economy”.
Estremamente intrigante anche un’altra riflessione, proposta dalla dott.ssa Stacchini, sulle cosiddette “neuroscienze”, da non confondere con le discipline neurologiche propriamente dette. Le neuroscienze si propongono, da secoli, un obiettivo che sembra al limite dell’impossibile: rispondere alla domanda “come è fatto e come funziona il cervello dell’uomo”. L’organo più complicato ed affascinante del corpo umano era, per Sigmund Freud, un “interno paese straniero”. Le neuroscienze si propongono di illuminarlo, cercando, in particolare, di scoprire quali siano le aree adibite a facoltà ed abilità specifiche. Un proposito tanto alto quanto proibitivo. Ecco perché – avverte la dott.ssa Stacchini – occorre approcciarsi a queste discipline con il necessario spirito critico. I filosofi cercano di non dimenticare un altro concetto, tanto alto quanto imprecisabile, quello di “psiche”: gli interrogativi, millenari, si spostano allora sull’esistenza e sul funzionamento dell’anima che “anima” il nostro corpo…