Rotatoria dei Tavolucci, svelata "Ombre", l'installazione di Gambuti

 L'arte ispirata dalle tematiche ambientali, in un'opera che si innesta nel contesto urbano, valorizzandolo. Voluta dalla Segreteria al Territorio, selezionata su 5 progetti presentati, per arricchire l'area - spiega il Segretario al Territorio Stefano Canti - dopo un intervento di viabilità fortemente contestato. 

"Un'opera contestata all'inizio dei lavori - ricorda Canti - ma credo che con il completamento dei lavori è un'opera necessaria e che ha risolto molte criticità dal punto di vista viario, ma soprattutto ha messo in sicurezza un tratto della nostra superstrada". L'installazione di Gabriele Gambuti parla di ambiente e di sostenibilità "ed è stata pensata per lasciare un segno - ha detto il Direttore dell'Azienda Lavori Pubblici, Giuliana Barulli - come una sorta di compensazione rispetto all'abbattimento delle piante e degli alberi", resosi necessario per far posto alla rotatoria. "A memoria di quello che era anche tutto il verde esistente - prosegue Canti -, compreso i vecchi campi da tennis, è stata realizzata quest'opera assieme a tutta la nuova piantumazione che è stata realizzata recentemente dall'Azienda Autonoma dei Lavori Pubblici".

Imponente, tre metri per tre, foglie e rami si intrecciano: "riflessi di luce si proiettano sull'albero, creando Ombre". "Ombre perché è un albero che quando il sole gira è come una meridiana - spiega Gambuti - Il materiale è il metallo, che col tempo forma il colore tipo corten. E' la cosa più adatta per mantenere una struttura all'aria e al sole".

Nel video le interviste al Segretario al Territorio, Stefano Canti e a Gabriele Gambuti

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