Sale al box office nostrano Capitan America vendicatore. Come è accaduto negli States
Dapprima star dello Zio Tom, supereroe da varietà utile alla propaganda bellica, poi guerriero della libertà con scudo bionico per amor d’amicizia salva la patria e finisce ibernato: non aggiungiamo altro almeno per gli spettatori mentre gli amanti del fumetto sanno tutto delle tante vite del primo capitano.
Le musiche sono di Alan Silvestri e si sente. Suoni ed effetti della colonna internazionale servono a creare il patos in dolby sistem, per chi ci crede, basta allungare le orecchie e mettersi al centro della sala: a volte funziona… Missiloni e aerei multielica fanno un rumore fantastico così come le macchine da guerra e i fuciloni fotonici; una cosa tipo SCHWOOOOOSCH per finire in TUMSSSSSSSSSSSSS col rinculo in sala: splendido.
Effetti speciali, tutti, a iosa senza ritegno e recitazione pulita un tantino artificiale di maniera ma in poltrona sprofondati si gode dell’America muscolosa e vittoriosa che oggi proprio non c’è più!? Sarà per questo che gli americani snobbano addirittura Potter per Cap. Provate a immaginare un Obama a stelle e strisce tutto muscoli e occhioni blu: noi lo preferiamo in maniche arrotolate di camicia bianca sotto canestro in pieno relax giocare a basket coi bambini e i giovani collaboratori democratici in una partitella senza vincitori certo non in guerra.
f.z.