Una donna genuina come la sua terra - bolognese, ora riminese nel suo ristorante sul ponte di Tiberio - sex symbol del cinema italiano, da quando Tinto Brass la scelse per Miranda, poi lungo tutti gli Ottanta e i Novanta. Una storia difficile, nel coraggio di rialzarsi e tornare alla vita e al suo pubblico. Con Avati nel 2010 in “Una sconfinata giovinezza”; nell'ultimo Sorrentino a Cannes 2013, con Toni Servillo, in “La Grande bellezza”. Premio Titano d'Oro alla carriera, con dedica...
Palazzo del Cinema premia il cartoon, Titano d'Argento per il miglior corto sezione scuole d'animazione a “Destiny” di Fabien Weibel, da tre giovanissimi un poetico invito, nel 3D stile Pixar, a riappropriarci del tempo, del diritto di assaporare la vita
E' sul palco da produttore il figlio del western all'italiano Bud Spencer: Giuseppe Pedersoli per Enrico Brignano, Francesca Inaudi e Ricky Tognazzi in “Ci vediamo domani”.
Grandi protagonisti sul red carpet: premio Titano d'Oro come Miglior Attore a Rade Serbedzija, prima che venditore di giocattoli Milich in Eyes Wilde Shut di Kubrick è “il Greco” in “La Tregua”. Con “Primo” – John Turturro, gli orrori del lager restano come incubo anche fuori da Auschwitz. Dietro la cinepresa l'occhio di Francesco Rosi, che firma con Tonino Guerra la sceneggiatura sul romanzo-testimonianza di Levi.
Annamaria Sirotti
Palazzo del Cinema premia il cartoon, Titano d'Argento per il miglior corto sezione scuole d'animazione a “Destiny” di Fabien Weibel, da tre giovanissimi un poetico invito, nel 3D stile Pixar, a riappropriarci del tempo, del diritto di assaporare la vita
E' sul palco da produttore il figlio del western all'italiano Bud Spencer: Giuseppe Pedersoli per Enrico Brignano, Francesca Inaudi e Ricky Tognazzi in “Ci vediamo domani”.
Grandi protagonisti sul red carpet: premio Titano d'Oro come Miglior Attore a Rade Serbedzija, prima che venditore di giocattoli Milich in Eyes Wilde Shut di Kubrick è “il Greco” in “La Tregua”. Con “Primo” – John Turturro, gli orrori del lager restano come incubo anche fuori da Auschwitz. Dietro la cinepresa l'occhio di Francesco Rosi, che firma con Tonino Guerra la sceneggiatura sul romanzo-testimonianza di Levi.
Annamaria Sirotti
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