San Marino: al Palazzo Sums, in esclusiva, la mostra fotografica "Speed of Angels"
Valentino Rossi, Loris Capirossi, Max Biaggi, Damon Hill, Raymond Roche, moto mitiche come la 1000 Vincent, la Black Shadow, la Ducati, sono state immortalate dal famoso fotografo francese Gérard Rancinan.
L’artista d’oltralpe ha scelto San Marino, in esclusiva per la MotoGP, per omaggiare il mondo dei motori, catturando in uno scatto… il soffio degli angeli.
Questa mostra sotto forma di omaggio, oltrepassa la fotografia come la fotografia oltrepassa la moto, per trasportare lo sguardo artistico e poetico di Gérard Rancinan in un universo che ha sempre considerato sacro.
IL BINOMIO TRA RANCINAN E DUCATI
Un filo sottile, ma importante e centrato sulla passione, lega Ducati e Gérard Rancinan. Un rapporto che ha generato una significativa collaborazione artistica ma che vede il maestro della fotografia - grande appassionato di moto d’epoca - cavalcare spesso le “bicilindriche di Borgo Panigale” della sua collezione personale.
Il progetto artistico risale al 2003, anno del rientro ufficiale di Ducati in MotoGP, rientro accompagnato e seguito anche da “Speed Art”, dove con una serie di spettacolari tableaux fotografici, Gérard Rancinan traspone la realtà delle competizioni nel mondo immaginario e creativo generato dal sogno Ducati raccontando la storia di una moto leggendaria, dalla sua nascita al mondo high-tech del MotoGP.
L’idea centrale del progetto di Rancinan è stata la genesi - la nascita della nuova Ducati. Con un’immagine molto evocativa, il fotografo racconta la creazione della nuova moto e tutte le fasi che hanno condotto al climax, rappresentato dalle gare di MotoGP vere e proprie. E’ la storia della costruzione di un sogno. Lo scenario è ispirato alla realtà: è fedele agli ideali Ducati. Eppure, il mondo in esso rappresentato è tutt’altro che realistico.
Il progetto “Speed Art” vide coinvolti tutti i principali protagonisti di Ducati Corse, dai piloti (allora Loris Capirossi e Troy Bayliss) al management e ai tecnici. Tutti parteciparono, non solo posando per Gérard Rancinan, ma anche commentando le scene e fornendo un legame tra le proprie esperienze e il contenuto allegorico del tableau.
E’ stata la passione per le moto che ha inizialmente suggerito al fotografo l’idea di questa “genesi”. Non ci fu nulla di fortuito nella scelta di Ducati come partner per questa impresa artistica. Quando Rancinan, appassionato motociclista, non si occupa di fotografia, passa il tempo con le sue moto. Possiede diversi esemplari “made in Borgo panigale” da collezionista nella sua casa di villeggiatura nei pressi di Bordeaux e questo interesse lo aiuta a trovare ispirazione per le sue fotografie.
Comunicato stampa Ufficio di Stato per il Turismo