San Marino sale in cattedra all'università di Torino
San Marino e l'Eurovision, una storia da raccontare. Talmente appassionante e non convenzionale da diventare il panel di un ciclo di incontri a tema eurovisivo che in questi giorni nei quali il contest prende ufficialmente il via l’Università di Torino sta organizzando. “Una voce per San Marino” è il tema dell’incontro nell’ambito di “UniVerso per l’Eurovision Song Contest”, inserito in una due giorni nella quale ricercatori e studiosi da tutta Europa, ma anche appassionati, giornalisti e cultori dell’evento, si confronteranno sugli aspetti collaterali alla manifestazione – e quest’anno prettamente sul rapporto fra musica e televisione pubblica. Emanuele Lombardini, giornalista professionista, co-fondatore del sito Eurofestival News e autore di diversi libri sull’Eurovision, ha dialogato col capodelegazione di San Marino RTV Alessandro Capicchioni sul fenomeno San Marino all’Eurovision.
L’incontro è iniziato con un veloce recap delle partecipazioni sammarinesi all’Eurovision, che è servito ad introdurre il percorso del Titano, un crescendo costante di consapevolezza e performance che ne hanno fatto un Paese ormai maturo per competere alla pari con i grandi dell’Eurovision. Ampio spazio è stato dato alle scelte che hanno scandito in questi anni la partecipazione sammarinese: dal poker di Valentina Monetta e l’abbinamento con Ralph Siegel, alle doppiette di Serhat e Senhit: quattro qualificazioni meritate, che lo hanno portato a diventare il primo microstato a centrare la finale all’Eurovision. Successivamente, il video di “Stripper”, la canzone con la quale giovedì sera Achille Lauro rappresenterà la tv nella seconda semifinale, ha introdotto lo spazio relativo a “Una voce per San Marino”, il nuovissimo concorso che da quest’anno serve a selezionare artista e brano per l’Eurovision in quota Titano. Una grande scommessa vinta, comunque vada, perché è stata capace di catalizzare l’attenzione dei media nazionali ed internazionali su San Marino. Spazio poi anche alla ‘cartolina’ che San Marino ha offerto ed offre all’Europa attraverso l’Eurovision: un paese moderno, inclusivo, internazionale, pienamente rappresentativo dei valori europei. E che non ha mai perso la voglia di stupire lo spettatore eurovisivo. Perché come dicevano i robottini che accompagnavano la performance di Jessika e Jenifer Brening all’Eurovision 2018 “Size doesn’t matter, sometimes”.
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