San Marino: tavola rotonda su "Internet buono o cattivo"?
Oggi, in una società indubbiamente pervasa dalle tecnologie, l’attenzione del Dipartimento ai giovani e all’educazione impone una riflessione sui temi della cittadinanza attiva in ambiente virtuale, sul grado di percezione di concetti come privacy, sicurezza, rispetto interpersonale applicati ad un contesto comunitario “virtuale” che non è più da pensarsi parallelo ma complementare agli ambiti sociali del quotidiano. L’inserimento dell’Università di San Marino nei circuiti internazionali sulle tematiche di “Educazione e social media” completa il contesto in cui il Dipartimento si muove verso l’attivazione di un insegnamento efficace per formare i “cittadini 2.0” (due-punto-zero: i giovani cittadini digitali, le generazioni che costruiscono il cambiamento). L’Università di San Marino ha partecipato infatti con un proprio esperto, per il biennio 2013-2014, al gruppo di lavoro Pestalozzi del Consiglio d’Europa dedicato a questi temi.
La domanda è dunque “come fare educazione in questo ambito?”. Quale il ruolo degli adulti, genitori ed insegnanti, nel gestire, utilizzare e normare una realtà che i “nativi digitali” conoscono spesso meglio di loro? E ancora: le moderne tecnologie sono buone o cattive? Certamente la questione è tutt’ora aperta ed è proprio questa la sfida affascinate in un ambito che è ancora aperto ad essere “pensato”, scoperto, indagato, sfida che il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi e le Scuole Medie Inferiori di San Marino intendono lanciare all’attenzione pubblica attraverso la tavola rotonda di mercoledì 14 gennaio “#6 connesso?! Educazione all’uso consapevole dei social network” (ore 21 Teatro Nuovo di Dogana).
Educare “cittadini virtuali” consapevoli, fruitori attivi della Rete e delle moderne tecnologie è compito principale della nuova educazione, così come nella Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. In essa si delinea un quadro di riferimento in cui si identificano e definiscono le competenze chiave necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione in una società della conoscenza. Tra esse, le competenze digitali, seguite dall’imparare ad apprendere e dalle competenze sociali e civiche per sviluppare spirito d’iniziativa e imprenditorialità (altra competenza chiave). Ciascuna di queste “competenze” può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza favorendo pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di problem-solving, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità costruttiva delle emozioni in uno spazio molto più ampio di quello circoscritto alla scuola, che è quello dell’educazione permanente.
Compito della Scuola e della Società è dunque mettersi al pari, facendo i conti con una nuova dimensione del reale che ha inglobato in sé il virtuale con le sue potenzialità e i suoi rischi come in ogni ambito della vita dell’uomo. Con il progetto #6 connesso?! San Marino ha deciso di cimentarsi in questa sfida promuovendo un progetto interdisciplinare sull’uso consapevole dei social net come strumento per contribuire favorevolmente alla crescita dell’individuo, ad una buona costruzione della propria identità individuale e, al contempo, alla valorizzazione dell’identità collettiva. Aspetti che, se promossi, possono di riflesso favorire nei cittadini una maggior sensibilità a temi quali l’inclusione e le pari opportunità ovvero alla “necessità di salvaguardare le ragioni del singolo mentre lo si educa a riconoscersi nel contesto sociale”.
comunicato stampa
Università degli Studi della Repubblica di San Marino