Da San Valentino aperta la mostra sul romanzo rosa
Ha fatto sognare damigelle e signorine fra l’Ottocento e il Novecento e oggi nulla sembra restare di un genere dimenticato, il romanzo rosa. Nasce a Parigi, è il feuilleton della metà dell’Ottocento, e si diffonde in tutta Europa, anche in Italia, dove la casa editrice delle signorine Salani porta il romanzo d’amore al grande pubblico femminile degli anni ’50. La Biblioteca di Stato decide oggi di valorizzare il suo fondo, mettendo in mostra alcuni dei testi più popolari, di un produzione lunga un secolo da L’amour di Michelet, un piccolo manuale matrimoniale per la giovane sposa della metà dell’800, fino alla madrina della letteratura sentimentale a cavallo dei due secoli, la Delly, per arrivare in Italia con "Le Signorinette" - Piccole Donne all’Italiana - con 50mila copie vendute in un anno. Fanno forse sorridere i toni - romantici e melanconici - così come la semplificazione dello schema narrativo - l’innamoramento, il conflitto, il matrimonio - eppure resta attualissimo il tema: quello dell’amore, e universale il linguaggio: quello del cuore.
Annamaria Sirotti
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