San Valentino: le origini della festa degli innamorati
Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo degli innamorati per sostituire il rito di Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò la festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino. San Valentino nato a Terni nell'anno 175 d.C. divenne così il patrono dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Fu consacrato vescovo della città nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano. È considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. La storia di San Valentino ha due finali differenti. Secondo una versione, quando l'imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia, lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli. Mentre la seconda versione racconta che, nel 270 d.C. il vescovo Valentino, famoso per aver unito in matrimonio un pagano ed una cristiana, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II che tentò di persuaderlo a convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire a sua volta Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, inoltre, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d'addio che si concludeva con "dal vostro Valentino". Una frase che nel tempo è diventata sinonimo di vero amore.
Nel video i regali degli innamorati