La sua scultura “leggera e plasitca” in ferro esposta alla Biennale di Venezia del 1962 sembra abitata dal vento in armonia con le forme del paesaggio: natura dialogante con l'io. Da quel momento SARTELLI prende posto tra i maestri dell'arte moderna con Giacometti e Burri. Con “la forma delle cose” lungo il corso degli anni (classe 1925 muore nella sua Imola nel 2014) la sua opera dava voce agli ultimi da casa sua...
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Intervista con ORIANA ORSI Musei civici Imola
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