I nazisti creavano ruoli e gruppi di non-persone (sottoindividui non umani) per mansioni che nessun ariano avrebbe mai voluto svolgere tantomeno nei lager: il KAPO (sorveglianti collaborazionisti obbligati a comandare la disperazione, la fame e la pena altrui) e i SONDERKOMMANDO (ebrei dell'est [spesso ungheresi e polacchi provenienti dai ghetti e di condizioni in origine medio borghesi] maestranze di morte pronti a ripulire camere a gas e luoghi di tortura da umori e corpi). SAUL è uno dei disperati automi senza più voglia di vivere che vagano nelle guardine e negli stanzoni di soppressione senza cercare mai nessuno: guardando senza vedere un giorno crede di riconoscere suo figlio. Come gesto estremo cercherà di dar al bambino una degna sepoltura e la preghiera di un rabbino proprio mentre alcuni disperati tenteranno la fuga dalla camera a gas. SAUL recupera di colpo la sua umanità. Dalla morte impara cos'è un pezzo di carne umana ( che i nazi nei campi chiamano “stück“) dalla speranza di vita cosa sarà un persona, libera.
fz