SCOLA è morto viva SCOLA

Cominciamo dalla fine per non parlare di morte ma di vita. Con il suo ultimo film del 2013, “CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO”, SCOLA aveva celebrato l'amico FELLINI con un piccolo ritratto degli anni del MARC'AURELIO in cui i due giovanissimi vignettisti intraprendono la via del cinema già vicini, insieme, in un lungo viaggio che mai finirà, per entrambi, maestri della storia cinematografica italiana. Il grande schermo, il set, il video e via, via, tutti i media compresi tv e internet li hanno resi immortali con i loro film. Presenti in modo indelebile nelle memorie di chi li ricorda come famigliari e figli (Paola e Silvia registe e sceneggiatrici dell'ultima opera del padre), amici e appassionati della SETTIMA ARTE, che ci avvicina a DIO usando le mani e i cuori di questi ARTIGIANI del cinematografo in rinascita lenta ma viva nella PAROLA creativa per immagini anche nel nuovo cinema (vedi REVENANT di Inarritu con Di Caprio).
Chiudiamo con una cronologia dell'opera 'scoliana' (neologismo dovuto! come per l'aggettivo felliniano) atta a comprovare il miracolo dell'ITALIAN STYLE:
1966, L'ARCIDIAVOLO
1974, C'ERAVAMO TANTO AMATI
1977, UNA GIORNATA PARTICOLARE
1986, LA FAMIGLIA
1990, IL VIAGGIO DI CAPITAN FRACASSA
2003, GENTE DI ROMA.
fz

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