EMILIA ROMAGNA TEATRO

Scontri generazionali in scena

“PADRI E FIGLI: generazioni a confronto”, dal romanzo di IVAN TURGENEV in due atti, prodotto da Emilia Romagna Teatro dopo il debutto modenese continuano le repliche allo Storchi

Conflitto generazionale di una società patriarcale, conservatrice e aristocratica ottocentesca, contro un figlio, BAZAROV studente di medicina, che fa del materialismo e nichilismo moderni il suo essere contro: abbattere valori e ideali (per non parlare dei principi etici) serve davvero alla verità intesa come cambiamento politico in questo caso democratico? L'allusione alla società contemporanea è fin troppo evidente. Il progetto PADRI E FIGLI tratto da TURGENEV per 13 attori su partitura musicale di Giovanni Vitaletti e la regia di Fausto Russo Alesi si avvale della consulenza in scena dell'esperto, docente a Milano di Letteratura russa, Fausto Malcovati. Al tempo il testo scontentò tutti: padri e figli, appunto. Conservatori e rivoluzionari accomunati dai mali del tempo ne uscivano equiparati. Proprio questo interrogativo è alla base del copione teatrale: valorizzare il futuro rivalutando il passato, oggi. Quieto e sottilmente sovversivo il lavoro di TURGENEV è anarchico ed hegeliano con quel tratto nihilista che lo rende unico nei circoli letterari di Parigi di fine 800. Le sue MEMORIE DI UN CACCIATORE sono storia della nostra letteratura europea di matrice russa. Pubblica LE POESIE IN PROSA morendo esule in Francia.

fz

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