Torna il vintage, ma in questo caso non per moda. La corsa al risparmio si sposta nel settore scolastico, in attesa che ricomincino le lezioni. Il Governo italiano ha stabilito un tetto massimo, ma non tutti gli istituti e le classi lo rispettano, e comunque non si tratta di una cifra di poco conto. Ben venga, quindi, l’affare. Che normalmente si fa con l’usato. Si guadagna un buon 40% vendendo, si risparmia 50% acquistando. Secondo Federconsumatori uno studente spenderà – senza contare il corredo scolastico - oltre 400 euro in prima media, oltre 700 in prima liceo. Questo accade oltre confine, perché a San Marino la situazione è ben diversa. Qui lo Stato riconosce a chi studia contributi importanti. Fornisce gratuitamente i libri di elementari e medie e garantisce alle famiglie sammarinesi 294 euro per il primo e terzo anno delle superiori; 223 per tutti gli altri. Vale anche per i libri universitari, per l’acquisto dei quali c’è un contributo di 349 euro circa. E per chi studia fuori territorio c’è anche un rimborso quasi totale delle spese di trasporto. Ora si attende di scoprire cosa prevederà il nuovo decreto delegato per l’anno scolastico 2011-2012. La scuola è un settore sul quale il Governo ha sempre dichiarato di non voler fare cadere la scure. Ma il paese deve contenere le spese, questo è chiaro. C’è quindi una novità: quest’anno l’apertura delle superiori non verrà anticipata di una settimana rispetto alle medie. Le lezioni riprenderanno insieme, per risparmiare sui trasporti.
Monica Fabbri
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