"È andato tutto bene? No. Ma qualcuno dovrà anche ammettere che non tutto è andato così male". il Segretario al Turismo analizza la finale di "Una voce per San Marino" e si chiede: "Si possono gettare alle ortiche tre anni di lavoro per 40 minuti di problematiche tecniche e organizzative? Spero che la risposta, per tutti voi, sia la stessa: no, non si può. Non si deve". Il responsabile al Turismo elenca poi tutta una serie di pro e contro che si sono alternati nelle oltre 4 ore di diretta tv.
Dietro il progetto che ha portato, tre anni fa, alla nascita di “Una voce per San Marino” prosegue Federico Pedini Amati, "ci sono la volontà di favorire il turismo, di creare attenzione mediatica positiva verso il Paese, ci sono tanti buoni propositi e spiace molto che venga tutto derubricato alla voce “show venuto male”.
La Segreteria di Stato non volta pagina e insieme a San Marino RTV e Media Evolution, gli organizzatori del contest, analizzerà con attenzione tutto ciò che è accaduto, affinché si possa garantire un futuro all’evento ma 'evitando di compiere ulteriori errori'.
Intanto è stata fissata per mercoledì una conferenza stampa e si impegna a lavorare per 'dare un futuro a questo evento nel quale in molti credono'. L'ultimo pensiero è per i vincitori del contest: si sono messi 'in gioco fin dalle primissime selezioni per realizzare il sogno di partecipare a Eurovision Song Contest - conclude Pedini Amati - decretati vincitori da una giuria il cui giudizio, possa piacere o meno, dobbiamo tutti rispettare. Vi chiedo di tifare per loro certo che ci rappresenteranno al meglio sul palco di Malmö".