IL senso dell'arte dei nazi contro PICASSO & co

Deridere e perseguitare svalutando l'arte moderna e contemporanea (degenerate) esaltando l'arte popolare ARIANA nell'Esposizione di Monaco del 1937 appositamente orchestrate dal FUHRER e da GORING. Intanto si facevano razzie rubando opere, sequestrando quadri e proprietà agli ebrei tedeschi e ai musei delle nazioni sottomesse, per allestire il LOUVE di LINZ. Non solo Picasso ma tutti i maestri delle avanguardie per una guerra nazista di retroguardia e cieca alla BELLEZZA. La libertà artistica rappresenta il vero nemico dei vecchi e nuovi totalitarismi. Sul frontone del Palazzo delle Secessione di Vienna era scritto: “ a ogni epoca la sua arte, e libertà...”. Se “la pittura è uno strumento di guerra”, secondo PICASSO, il NAZIONALSOCIALISMO ne ha fatta la sua ossessione come documenta il film di Poli con Servillo a 80 anni dalla GRANDE CENSURA perpetrata dai NAZI.
fz

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