“Nato nel 1943 per raccogliere le testimonianze di chi ha vissuto l’Olocausto, il Memorial de la Shoa è un ponte fra chi ha vissuto direttamente gli orrori dello sterminio e le nuove generazioni – ha detto il Segretario agli Esteri, Antonella Mularoni, nel presentarne i responsabili – e un richiamo perché l’umanità renda omaggio alle vittime del genocidio rifiutando, oggi, l’odio e la xenofobia”.
“Compito dell’Unesco – ha detto il presidente della commissione sammarinese Patrizia Di Luca – è formare le coscienze per una società giusta attraverso l’educazione e le celebrazioni di questi giorni mirano proprio a questo”. E’ stato il direttore del Memorial de la Shoa, Jaques Fredj a spiegare il ruolo dell’ente e la mostra aperta a San Marino “I genocidi del XX secolo”. “La mostra impone una riflessione sullo scenario di violenza e rappresenta una testimonianza sul un cammino di dolore che non dimenticato – hanno detto i Capitani Reggenti – Solo con la memoria potremo svolgere un compito educativo verso le nuove generazioni”.
Annamaria Sirotti
“Compito dell’Unesco – ha detto il presidente della commissione sammarinese Patrizia Di Luca – è formare le coscienze per una società giusta attraverso l’educazione e le celebrazioni di questi giorni mirano proprio a questo”. E’ stato il direttore del Memorial de la Shoa, Jaques Fredj a spiegare il ruolo dell’ente e la mostra aperta a San Marino “I genocidi del XX secolo”. “La mostra impone una riflessione sullo scenario di violenza e rappresenta una testimonianza sul un cammino di dolore che non dimenticato – hanno detto i Capitani Reggenti – Solo con la memoria potremo svolgere un compito educativo verso le nuove generazioni”.
Annamaria Sirotti
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